Ci vuole un fisico bestiale…
Sabato 29 e domenica 30 maggio 2021 abbiamo svolto due pomeriggi estemporanei di studio pratico AVP® presso una nuova sede che corrisponde a una tenuta agricola di un nostro nuovo socio in un comune della cinta euganea nella zona di Padova ovest.
Il caso interessante si è verificato nel secondo pomeriggio quando una mamma, che ha fortunatamente una vista normale, ha accompagnato a fare pratica con noi il figlio quindicenne perché esortata da un nostro socio di vecchia data che aveva già ottenuto tanti anni prima dei grandi successi nella cura di sé stesso e del suo bambino piccolo di sette anni per sconfiggere ambliopía e astigmatismo e aveva consigliato caldamente anche a questa sua parente di interessarsi al riposo mentale come praticato dalla AVP®.
Il giovane si è presentato attrezzato di un…
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Tutto rimane ancóra da dimostrare, però, perché questi tentativi che abbiamo fatto sono solamente putativi ovvero provvisori. Quello che conta è il trattamento individuale da portare avanti a casa propria. Di certo, se il giovane dimostrerà la stessa disciplina che è stato capace di dimostrare per sviluppare il suo fisico imponente con la pratica natatoria, allora siamo certi che il suo lieve difetto visivo verrà debellato in poco tempo, a patto che i suoi genitori abbiano il coraggio di investire quei quattro soldi necessari per acquistare una schermatura Geoprotex® da mettere sotto il letto in quanto che l’occhio debole di questo ragazzo è purtroppo colpito anche dalla presenza di un raggio gamma radioattivo che potrebbe impedire la buona riuscita del trattamento di riposo mentale, come abbiamo verificato negli ultimi quattro anni, ricordando sempre che ai tempi del Dott. Bates questi particolari fenomeni di disturbo geo-patologici non erano presenti se non in maniera estremamente più limitata di oggi (si parla di una differenza di uno a mille in piú oggi rispetto cento anni fa).
NOTA: La eliminazione delle radiazioni dal corpo non garantisce affatto la guarigione della vista in quanto che ciò che fa davvero la differenza è la pratica del riposo mentale (immaginazione-memoria-vista), che sebbene sia piú facile da effettuare in assenza di radiazioni o altre condizioni sfavorevoli non accade in automatico ma dipende interamente dalla volontà del soggetto che la mette in atto.
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