Il club AVP® di Milano sperimenta con il GUM® GEOPROTEX®
Un club ristretto di quattro socii AVP® si è ritrovato domenica 17 ottobre 2021 a Milano per una giornata di studio che ci ha consentito di sperimentare un nuovo metodo di riposo mentale davanti alle tabelle di controllo sfruttando il dispositivo di fisica quantistica denominato GUM® Geoprotex®.
Si tratta di un quadrello in gomma che ha la capacità di «decontaminare» i cibi dalla radioattività intrinseca della sostanza stessa, come per esempio il tabacco nelle sigarette, ricche di polonio radioattivo, oppure di eliminare la vibrazione energetica negativa che un alimento può acquisire quando viene conservato immobile in una zona perturbata da una radiazione gamma polarizzata proveniente dal sottosuolo.
Ma che cosa ha a che fare tutto ciò con la cura della vista?
Abbiamo ipotizzato che quando uno soffre di sforzo mentale, egli non è cosciente di eventuali fastidî che possano arrivare non soltanto dall’ esterno ma proprio dall’ interno del cervello, che non è capace di inviare i giusti segnali ai muscoli oculari in modo da ottenere una focalizzazione precisa e priva di errori di rifrazione. Magari in questi casi appoggiare il GUM® dietro la nuca oppure su un lato del viso avrebbe potuto dare possibilità migliori di rilassamento al praticante dei metodi della vista perfetta spiegati nei libri originali del Dott. Bates, che rimangono comunque imprescindibili.
Nel fare le nostre prove, abbiamo atteso diversi minuti con il GUM® applicato alla testa e in effetti piano piano diversi dei presenti si sono accorti che sulla tabella a fondo bianco, piú difficile da vedere bene in caso di miopía o astigmatismo, comparivano senza fatica una o due righe in piú, consentendo di raggiungere in un caso la vista sopra-normale con circa 500 lux di visione (15/10 –).
In un altro caso, diventava piú agevole mettere a fuoco da vicino l’ ultima riga del «SegnaLibro della Vista Perfetta». In un altro caso ancóra, il palmeggiamento assicurava una piú intensa qualità di nero a occhi chiusi e coperti. Raccomandiamo pertanto tutti i Lettori di dotarsi quanto prima di questo curioso strumento dalle virtú inaspettate che costa veramente poco e potrebbe aiutare definitivamente quei socii che si sentono a un passo dalla guarigione completa ma se la vedono sfuggire perché le condizioni sono troppo sfavorevoli.
Un’ altra testimonianza interessante è quella fornita dal nostro socio storico Bruno il quale, oramai prossimo alla sessantina, è l’ unico fra i suoi colleghi di lavoro che ancóra lègge da vicino senza usare occhiali, che non ha mai avuto bisogno di comprare. Durante le pause tra una corsa e l’ altra (fa il tassista) lui cerca sempre un angolino dove mettersi a prendere il sole a occhi chiusi o aperti, secondo i casi, e questo lo ha aiutato durante tutti questi anni a mantenersi in forma mentalmente e a non farsi condizionare da chi gli dice che la presbiopía è inevitabile e queste sono tutte sciocchezze.
Giunti alle ore 17 la riunione si è sciolta perché eravamo già abbondantemente contenti per i risultati raggiunti.
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