«L’ altra salute» del 16 gennaio 2020
Giovedí 16 gennaio 2020 il presidente della Associazione Vista Perfetta®, il giornalista R. Giovanni Gatti, è stato ospite della trasmissione radiofonica «L’ altra salute» trasmessa in diretta su Radio Gamma Cinque di Padova, condotta dal dottor Paolo Girotto, per presentare la nuovissima nona edizione dei novantanove anni del caposaldo «Vista perfetta senza occhiali», del dottor Bates, pubblicato il 13 dicembre del 2019.
Qui è possibile ascoltare la registrazione integrale (senza parolacce):
Contenuti forti per una trasmissione profetica che riascoltata oggi in agosto… sembra proprio di essere in un’ altra època!
NOTA: Come potete sentire, abbiamo lasciato la colonna sonora integrale scelta dal conduttore, di cui riportiamo i testi presi da Internet.
Smisurata preghiera
Alta sui naufragi 
dai belvedere delle torri 
china e distante sugli elementi del disastro 
dalle cose che accadono al disopra delle parole 
celebrative del nulla 
lungo un facile vento 
di sazietà di impunità 
Sullo scandalo metallico 
di armi in uso e in disuso a guidare la colonna 
di dolore e di fumo 
che lascia le infinite battaglie al calar della sera 
la maggioranza sta la maggioranza sta 
recitando un rosario 
di ambizioni meschine 
di millenarie paure 
di inesauribili astuzie 
Coltivando tranquilla 
l’orribile varietà 
delle proprie superbie 
la maggioranza sta 
come una malattia 
come una sfortuna 
come un’anestesia 
come un’abitudine 
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria 
col suo marchio speciale di speciale disperazione e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi 
per consegnare alla morte una goccia di splendore 
di umanità di verità 
per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio 
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli 
con improbabili nomi di cantanti di tango 
in un vasto programma di eternità 
ricorda Signore questi servi disobbedienti 
alle leggi del branco 
non dimenticare il loro volto 
che dopo tanto sbandare 
è appena giusto che la fortuna li aiuti 
come una svista 
come un’anomalia 
come una distrazione 
come un dovere.
Fossati, Ivano / De André, Fabrizio / Mutis, Alvaro
Lyrics © EMI Music Publishing
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Il ragazzo della via Gluck
Questa è la storia 
di uno di noi, 
anche lui nato per caso in via Gluck, 
in una casa, fuori città, 
gente tranquilla, che lavorava. 
Là dove c’era l’erba ora c’è 
una città, 
e quella casa 
in mezzo al verde ormai, 
dove sarà?
Questo ragazzo della via Gluck, 
si divertiva a giocare con me, 
ma un giorno disse, 
vado in città, 
e lo diceva mentre piangeva, 
io gli domando amico, 
non sei contento? 
Vai finalmente a stare in città. 
Là troverai le cose che non hai avuto qui, 
potrai lavarti in casa senza andar 
giù nel cortile! 
Mio caro amico, disse, 
qui sono nato, 
e in questa strada 
ora lascio il mio cuore. 
Ma come fai a non capire, 
è una fortuna, per voi che restate 
a piedi nudi a giocare nei prati,mentre là in centro io respiro il cemento. 
Ma verrà un giorno che ritornerò 
ancora qui 
e sentirò l’amico treno 
che fischia così, 
“wa wa”! 
Passano gli anni, 
ma otto son lunghi, 
però quel ragazzo ne ha fatta di strada, 
ma non si scorda la sua prima casa, 
ora coi soldi lui può comperarla 
torna e non trova gli amici che aveva, 
solo case su case, 
catrame e cemento. 
Là dove c’era l’erba ora c’è 
una città, 
e quella casa in mezzo al verde ormai 
dove sarà. 
Ehi, Ehi,
La la la… la la la la la…
Eh no, 
non so, non so perché, 
perché continuano 
a costruire, le case 
e non lasciano l’erba 
non lasciano l’erba 
non lasciano l’erba 
non lasciano l’erba 
Eh no, 
se andiamo avanti così, chissà 
come si farà, 
chissà…
Del Prete, A/Beretta, Luciano/Celentano, Adriano
Lyrics © EMI Music Publishing, 
SPIRIT TWO MUSIC OBO CURCI USA MUSIC PUBLISHING
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Certe notti
Certe notti la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei. 
Certe notti la strada non conta e quello che conta è sentire che vai. 
Certe notti la radio che passa Neil Young sembra avere capito chi sei. 
Certe notti somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai. 
Certe notti fai un po’ di cagnara che sentano che non cambierai più. 
Quelle notti fra cosce e zanzare e nebbia e locali a cui dai del tu. 
Certe notti c’hai qualche ferita che qualche tua amica disinfetterà. 
Certe notti coi bar che son chiusi al primo autogrill c’è chi festeggerà. 
E si può restare soli, certe notti qui, che chi s’accontenta gode, così così. 
Certe notti o sei sveglio, o non sarai sveglio mai, ci vediamo da Mario prima o poi. 
Certe notti ti senti padrone di un posto che tanto di giorno non c’è. 
Certe notti se sei fortunato bussi alla porta di chi è come te. 
C’è la notte che ti tiene tra le sue tette un po’ mamma un po’ porca com’è. 
Quelle notti da farci l’amore fin quando fa male fin quando ce n’è. 
Non si può restare soli, certe notti qui, che se ti accontenti godi, così così. 
Certe notti son notti o le regaliamo a voi, tanto Mario riapre, prima o poi. 
Certe notti qui, certe notti qui, certe notti qui, certe notti….
Certe notti sei solo più allegro, più ingordo, più ingenuo e coglione che puoi 
quelle notti son proprio quel vizio che non voglio smettere, smettere, mai. 
Non si può restare soli, certe notti qui, che chi s’accontenta gode, così, così. 
Certe notti sei sveglio o non sarai sveglio mai, ci vediamo da Mario prima o poi. 
Certe notti qui, certe notti qui, certe notti qui.
Ligabue, Luciano
Lyrics © Warner/Chappell Music, Inc.
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