Socio AVP® ottuagenario fa sparire la cataratta col riposo mentale in pochi mesi di auto-trattamento seguendo le istruzioni della figlia
Mio papà ultraottantenne a novembre del 2024 aveva fatto la penultima visita oculistica – che lui ha annualmente perché sofferente in passato di adenoma cerebrale – per controllare il visus, ed era emerso che l’ occhio destro da lontano vedeva due decimi e l’ occhio sinistro invece otto decimi, con un’opacità del cristallino, con dei pucker maculari, del cellofan maculare, eccetera, e insomma l’ oculista aveva suggerito, sul referto, di valutare l’ intervento chirurgico sia per togliere la cataratta sia per rimuovere il vitreo, o qualcosa del genere.
Lui, però, vedendomi all’ epoca migliorare [la mia elevata miopía] con le pratiche del Sistema Bates® Originario™ e la frequentazione delle riunioni della Associazione Vista Perfetta®, ha deciso di fare un tentativo perché non ne voleva sapere di interventi chirurgici, e quindi ha cominciato, piano piano e con qualche dubbio, a praticare un po’ di palmeggio e di riposo mentale, e su di lui in realtà i miglioramenti sono stati quasi immediati. Questo lo ha spinto a praticare quotidianamente il palmeggio e il riposo d’ inverno davanti alla luce rossa degli infrarossi e poi fuori al sole, appena possibile, mentre aveva avuto qualche difficoltà con il trattamento del bianco dell’ occhio perché diceva che dopo averlo fatto la visione presentava dei lampi e delle luci che lo facevano vedere un po’ meno bene, per cui l’ avevamo sospeso.


Qualche settimana fa abbiamo fatto un’ altra visita oculistica dalla stessa dottoressa che a suo tempo aveva consigliato l’ intervento chirurgico, perché lui aveva notato in questi mesi dei grossi miglioramenti, nel senso che prima vedeva una sorta di nebbia, e vedeva tutte le cose un po’ velate e dopo qualche settimana aveva già iniziato, da subito, appunto, a vedere meglio, piú nitido, piú chiaro, e a distinguere dei dettagli che prima non distingueva.
A giugno 2025, dunque, l’ occhio destro è stato rilevato avere una visione di 3,5 decimi, dai 2 decimi di novembre 2024, e l’ occhio sinistro invece aveva già raggiunto i dieci decimi. La dottoressa era in estrema difficoltà a giustificare quanto accaduto e ha cercato innanzitutto di rilevare quanto lui vedesse ficcandogli sopra al naso gli occhiali, che lui peraltro non porta e non ha mai portato, se non appunto dopo l’ intervento al cervello, per la vista da vicino, per lèggere o per fare il sudoku, e questa cosa sicuramente ha interferito sull’ effettiva lettura della tabella. Poi, quando lui ha chiesto di toglierli, la dottoressa ha fatto un po’ di pasticci sul referto e un po’ di copia/incolla, tanto è che ha messo di nuovo gli stessi valori di vista difettosa da vicino, quando in realtà durante la visita lei non ha rilevato assolutamente nulla da vicino, cioè non lo ha nemmeno fatto lèggere senza gli occhiali!
Poi ha detto che la cataratta è talmente piccola che non vale assolutamente la pena intervenire e si è soffermata a lungo sull’ esame del cristallino, molto piú dell’altra volta, osservandolo minuziosamente da vicino, facendolo guardare in alto, in basso, eccetera, per cercare questa cataratta che non trovava… Quindi ha dovuto cambiare la sua opinione, da un intervento suggerito caldamente a un intervento non necessario.
C’è da dire ancóra una cosa, perché in questi giorni abbiamo continuato con la tecnica del flusso immaginifico e lui riesce a ricordare il suo cagnolino di quand’ era piccolo, la Lilla, con una chiarezza nei dettagli estrema, e questo ricordo permane in lui con gli occhi aperti per parecchi minuti, perché l’ altro ieri abbiamo provato a lèggere fuori all’ ombra e lui aveva il «SegnaLibro della Vista Perfetta» ed è riuscito a lèggere da vicino, ricordando la Lilla, la penultima riga da 20 cm e poi da 15 cm, ovviamente senza occhiali, e anche qualche lettera dell’ultima.
Ovviamente l’ occhio destro è quello piú sofferente, mentre con l’ occhio sinistro abbiamo fatto la prova al sole della tabella su sfondo nero C-200 e praticamente lui a oltre quattro metri e mezzo (15 piedi) lègge l’ ultima riga, e cioè quindici decimi.
Mio papà è straordinariamente felice, e io di piú!
Continueremo senz’altro su questo e valuteremo se cominciare a provare con la benda sull’ occhio piú forte, perché appunto all’ inizio, in realtà, lui non mi credeva, ecco. Ma poi, quando ha visto, con i dati alla mano, che questa cosa funzionava su di me che avevo portato gli occhiali per oltre quarant’ anni, ha deciso proprio di provare e devo dire che è stata la scelta migliore.
Lui è contentissimo per cui io confido che migliori sempre piú!
NOTA: Ultima rilevazione del 15 luglio 2025. Dopo il palmeggio e il trattamento con il sole a occhi chiusi, oggi ha letto con il sinistro l’ ultima riga del segnalibro da 20 e da 15 cm e l’ ultima riga della tabella C-200 N da 5 metri e mezzo [cioè 18/10]! Con il destro, ha letto il «SegnaLibro della Vista Perfetta» fino alla riga del 2 da 20 e da 15 cm e qualche lettera della riga del 2, della C-200 N da 3 metri, cioè 10/20, cinque decimi.
[Laura, Udine]
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