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Occhio presbiopico vede 27/10 e poi accomoda a 20 cm e lègge lettere alte meno di un millimetro grazie alla memoria della vista perfetta da lontano

Dalla cena delle 19:30 del giovedì 30 ottobre al pomeriggio inoltrato di domenica 2 novembre 2025 la AVP® ha svolto un gruppo di studio residenziale alle terme euganee che ha visto una serie innumerevole di progressi, anche definitivi, nella cura della vista mediante riposo mentale.  Di particolare rilievo l’ uso delle «lettere sconosciute» e della pratica con luce alternatamente forte e attenuata.  È mancato completamente il sole, per cui ci siamo trovati a operare in «condizioni sfavorevoli», brillantemente superate.  L’ importanza della memoria della vista perfetta.

L’ occhio pigro non è piú tale dopo una giornata passata all’ aperto a godersi le nuvole sullo sfondo dell’ azzurro del cielo

Numerosi casi beneficiati oltre al curioso difetto dell’ occhio pigro completamente sparito in una visitatrice di professione estetista grazie alle pratiche di riposo mentale condotte all’ aperto.  Quattro nuovi socii hanno aderito alla AVP® grazie anche alla testimonianza di tre nostri «mostri sacri», Amabile, Diego e Artemio, che hanno dimostrato in diretta i loro grandi successi nell’ acquisire la vista perfetta senza occhiali, anche dopo anni e anni di uso sciagurato.

Cavallerizza tredicenne bionda-occhi-azzurri ci racconta il suo «percorso di equitazione» e migliora la vista da cinque a diciassette decimi!

In una giornata di sole e nuvole meravigliose che ci giravano sopra alla testa abbiamo potuto verificare delle «quasi guarigioni» straordinarie in tre donne bionde-occhi-azzurri in una curiosa coincidenza che ha aiutato tutti.  Anche un’ altra socia AVP®, stavolta mora, si è accorta di vedere con acutezza visiva molto superiore al normale non ostante la sua paventata «maculopatía».

Tre Giovanni non fanno inganni

Straordinaria giornata di studio AVP® con protagonisti due ragazzini di nome Giovanni, come il presidente, che hanno dimostrato come la impressione mentale di un ricordo anche «spiacevole» può portare la vista al doppio del normale anche con lettere sconosciute.