Ancóra su [il vedere gli] oggetti stazionarî muoversi

Sulla falsariga di quanto accaduto alla riunione di fine giugno a Villafranca Padovana, mercoledi 28 ci siamo ritrovati presso la nostra sede di Gubbio per un pomeriggio estemporaneo di studio che ha visto protagonista la socia tredicenne Martina, la quale si sta destreggiando con il suo auto-trattamento della miopía scolastica spalleggiata da sua mamma, che nel frattempo ha risolto con il riposo mentale la presbiopía che la stava disturbando negli ultimi anni.

La giovane si è accorta che non è in grado di tenere gli occhi bene aperti quando c’è il sole e questo per noi è sempre un sintomo di fissità dello sguardo che deve essere risolto prima che il trattamento possa continuare fino alla guarigione.  Indagando indagando, il problema che è venuto «alla luce» è che la ragazzina non è in grado di immaginare di vedere gli oggetti stazionarî muoversi, proprio come era accaduto alla anziana socia visitatrice pochissimi giorni prima.

In questo caso però siamo stati più fortunati perché Martina ha capíto, dopo varie prove con l’ erba del prato e gli alberi del giardino della casa padronale che ci ospitava, che in effetti quando lei si allontana da un albero, quello se ne scappa dietro le spalle, cosí come poi fanno le lettere sulla tabella di controllo quando le abbandoniamo per raggiungere una nuova lettera, che invece ci viene incontro.

Grazie a queste pratiche ripetute piú e piú volte, la ragazza, che è anche una appassionata del giuoco palla-a-volo, per cui potrebbe esercitarsi tantissimo osservando il pallone in contrasto con lo sfondo, il campo e le giocatrici, si è accorta che le lettere sulla tabella si schiariscono e lei ha segnato sul suo diario la rispettabilissima misura di 12/10!!!

Consigli per gli acquisti