Difendersi dal bujo con le luci concentrate a Firenze
La giornata di studio pratico della Associazione Vista Perfetta® svoltasi a Firenze domenica 4 ottobre 2015 ha visto la partecipazione di ben sei socii (fra cui due provenienti da fuori regione) e due visitatori non socii, di cui parleremo in coda. Dato che la giornata era piovosa (con nubifragio in mattinata), siamo dovuti rimanere nella saletta ospitante e usare il piú frequentemente possibile la luce elettrica, alternando al palmeggiamento e allo sfarfallamento il consueto “trattamento con la luce” che si può praticare sia con una lampada termica a raggi infrarossi, molto consigliata ora che ci avviamo all’ inverno, sia con le torce a LED, di cui siamo i pionieri a livello mondiale per quanto riguarda la loro introduzione nella pratica del “Sistema Originario” del Dott. Bates per la cura della vista difettosa.
Grazie al metodo di illuminare direttamente l’occhio chiuso o la parte bianca dell’ occhio aperto con delle forti luci concentrate è possibile infatti innescare un procedimento di riposo mentale che riattiva la cosí detta “immaginazione visiva”, ovvero, la facoltà umana di raffigurarsi mentalmente delle immagini che non ci sono, cioè che non sono viste con gli occhi fisici. Questo è assolutamente indispensabile, secondo il Dott. Bates, per riattivare la vista normale senza occhiali o conservare quella perfetta, nel caso uno la abbia già conquistata. Fin tanto che uno non è in grado di escogitare immagini mentali a volontà, sarà sempre suscettibile, in particolare nelle condizioni di luce scarsa o di luce troppo forte, a perdere il controllo mentale pertinente alla buona visione.
Una socia che sta trattando la sua vista imperfetta corretta in passato da forti lenti “progressive” ha testimoniato di essere riuscita a eliminarle totalmente dalla sua vita, dovendo ricorrere però, di tanto in tanto e solamente nell’ufficio dove lavora come impiegata di concetto, all’uso saltuario di lenti fisse per la presbiopía. Ella è ben consapevole che questa necessità la danneggia, tanto che si accorge che la sua visione comincia tentennare anche da lontano dove lei aveva nel corso di questi ultimi mesi conquistato un buon miglioramento, con una visione di base di 20/30 e lampi di 20/20. Avendo fatto pratica con le luci concentrate nella saletta di studio insieme a tutti gli altri socii presenti, e riscontrato ottimi beneficî per il suo caso, la nostra valorosa socia ha deciso di procurarsi una lampada da installare nella sua scrivania all’ ufficio, in modo tale da provare a leggere senza occhiali le piccole cifre male stampate dei moduli che deve compilare per il suo lavoro. La sua dichiarazione è stata che ci farà sapere al prossimo incontro quello che sarà riuscita a conquistarsi.
Continua il trattamento anche della nostra socia da poco maggiorenne proveniente dalla provincia di Arezzo. La giovane aveva dovuto subire in passato non soltanto il danno classico della prescrizione di lenti, che erano arrivate a essere fin troppo forti (cinque diottríe), ma anche la tortura aggiuntiva di aver speso migliaia di euro per diverse sedute di visual training Ninja, una assurda pseudo-rieducazione visiva che, abbiamo scoperto, non è altro che un insegnamento della “eccentrica fissazione”, ovverossía: tutto quello che uno non deve fare se vuole salvarsi la vista. A questo punto del suo auto-trattamento la ragazza, aiutandosi con le lampade a LED, è in grado di vedere 10/10, anche in condizioni di luce non troppo buone. Come corollario interessantissimo segnaliamo che lei si “sente più intelligente”. Infatti, sembra proprio che la cura della vista la stia aiutando a guadagnare una migliorata efficienza mentale nei suoi studi liceali. Questo sarà l’anno della maturità e vedremo che cosa succederà di qui all’estate del 2016, quando la nostra valorosa collega supererà brillantemente il primo “esame di Stato” della sua vita.
Nel pomeriggio abbiamo avuto la visita di due persone che erano state introdotte alle attività della nostra associazione da altri soci di altre città. In entrambi i casi la pratica con le luci concentrate a LED puntate direttamente sugli occhi chiusi ha favorito un fortissimo miglioramento della visione davanti alla tabella di controllo di Snellen, che ha sorpreso entrambi i visitatori. Uno di essi aveva già cominciato a leggere il libro base del Dott. Bates “VISTA PERFETTA SENZA OCCHIALI” dopo essere stato vittima di altri libri non originali scritti da persone che non sanno nemmeno copiare. In questi casi, la nostra esperienza è che i malcapitati devono fare più fatica per comprendere i concetti normali perché vengono in qualche modo condizionati nell’intimo dai cattivi consigli indicati nei libri non consigliabili. L’altro caso invece parte “da zero” e siamo sicuri che per lui sarà più facile trovare subito la strada giusta per effettuare una pratica di auto-trattamento che sia di buona qualità sin dal principio.
Con la speranza che al più presto questi due visitatori vogliano aderire alla nostra associazione per usufruire pienamente della giornata di studio al prossimo appuntamento (che sarà il 22 novembre 2015), la riunione si è sciolta con grande contentezza da parte di tutti per la bella giornata trascorsa a dispetto del tempo plumbeo.
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