Emicrania oftalmica
Recentemente a una riunione AVP® una nuova socia ci ha comunicato che lei soffre di emicrania oftalmica la quale malattia consiste in un preciso susseguirsi di sintomi invalidanti che la costringono a sospendere ogni attività e ad attendere il normale riassorbimento del malessere senza poter nulla fare, come tutti i medici consultati le avevano piú volte confermato.
La novità del mese appena trascorso è stata che dopo la prima giornata di studio svolta insieme a noi, e dopo avere tolto gli occhiali per sempre tranne che in poche brevi occasioni, come per la guida usando lenti vecchie e piú deboli, un errore che molti nuovi socii fanno e che gli alfieri AVP® hanno sempre avvisato di non fare, possibilmente, la signora, ex insegnante in pensione, non aveva piú subíto nessun attacco e si era dichiarata assai soddisfatta di ciò.
Il presidente AVP® ha però voluto approfittare di questa occasione per comunicare a tutti i presenti che la nostra associazione offre un servizio di «pronto intervento di riposo mentale» per tutti coloro i quali, una volta iniziato l’ auto-trattamento per la cura della vista imperfetta mediante i nostri metodi originali batesiani, dovessero soffrire ricadute particolari, con sintomi anche fisici, e non avessero la forza di escogitare per conto loro qualche diavolería che potesse alleviarli, come spiega il Dott. Bates innumerevoli volte nelle sue pubblicazioni originali. Preso nota di questa importante opportunità, la signora ha avvisato che ne avrebbe approfittato in caso ne avesse avuto bisogno.
Circa una settimana dopo, complici probabilmente anche alcune indiscrezioni alimentari che andrebbero sempre indagate come con-cause di sforzo mentale, la signora ha usufruito del servizio «S.O.S. AVP®» chiamando in sède perché incominciava ad avvertire i primi sintomi, che sono prodromici all’ attacco del mal di testa vero e proprio: in tali casi a lei sembra di vedere uno sfondo luminoso e caleidoscopico davanti a tutti gli oggetti riguardati e anche a occhi chiusi, nella testa, come una specie di allucinazione. Dopo alcuni minuti di questa fase, le immagini caleidoscopiche svaniscono e subentra un mal di testa intensissimo che la costringe a mettersi a letto per circa mezz’ ora o un’ ora, dopo di che tutto svanisce e lei torna come prima, sebbene scossa e disturbata per la evenienza contro la quale fino a oggi non aveva mai potuto fare nulla.
Il metodo principale per spegnere il mal di testa, secondo il Dott. Bates, è quello di usare la memoria, in particolare la immaginazione di un puntino nero di periodo stampato su carta bianca e bene illuminato, ma in questo caso, visto che i sintomi erano ancóra nella fase iniziale e interessavano l’ aspetto visivo, abbiamo pensato di proporre alla nostra nuova socia di usare qualcosa di piú facile, come il palmeggiamento aiutato da ricordi varii, come il colore di un vestito preferito, oppure il ricordo dei cibi con i quali aveva fatto colazione. Enumerando queste immagini una alla volta, abbiamo scoperto che era stato fatto un pasticcio alimentare con l’ assunzione di cibi incompatibili tra di loro e con il gruppo sanguigno della nostra socia, per cui abbiamo comunque indicato che sarebbe stato meglio prendere prima possibile una tisana bollente per sbloccare la digestione, ma avanti a ciò abbiamo continuato con il palmeggiamento per fare andare via quella manifestazione di colori caleidoscopici che si era presentata alla sua mente.
La signora in questione è brava a palmeggiare e nel giro di alcuni minuti è riuscita a ridurre il campo colorato prima al 40%, poi all’ 80% e poi al 90%, cioè alla fine i colori caleidoscopici erano solo il 10% circa del campo visivo a occhi chiusi e coperti. Ora, secondo la sua esperienza, avrebbe dovuto scattare il mal di testa vero e proprio, ma in realtà in questa occasione esso tardava ad arrivare perciò la signora ha preferito interrompere il palmeggiamento e procedere con la preparazione di un infuso di salvia e rosmarino. Dopo circa un quarto d’ ora, ecco che in una nuova telefonata la nostra nuova socia ci ha avvisato che cominciava a sentire un leggero dolore di capo, al che abbiamo suggerito di prendere uno dei nostri «SegnaLibri della Vista Perfetta» e cominciare a esercitarsi con la memoria del nero delle lettere della tabella di controllo di Snellen riportata in cima per poi procedere con la lettura delle «Sette Verità» e poi con la immaginazione del puntino che c’è accanto a ognuno dei sette numeri dell’ elenco. Tutto ciò ha funzionato a meraviglia e il mal di testa non si è presentato che per pochissimi minuti e in forma molto blanda, tanto è che la signora piú tardi ci ha inviato un messaggino che recita:
«Grazie per l’aiuto e per i consigli! Ho bevuto la tisana ben calda: effetto sturalavandino. Il mal di testa è molto leggero, sopportabile. Ogni tanto chiudo gli occhi e penso al numero «1» con il puntino piccolo accanto. Ancora grazie e buona giornata! Adriana 🌼🌼🌼».
[testimonianza raccolta dal presidente AVP®]
NOTA: per gli appassionati del genere, la colazione pasticciata era composta di 1) fiocchi di avena [controindicati in estate], 2) alcune fette di melone [controindicate per il gruppo A], 3) due albicocche, 4) una pesca nettarina, 5) un assaggio di cassata siciliana fredda.
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