“il falco” numero 15 gennaio-febbraio 2006
IN QUESTO NUMERO
“il falco” riparte nel 2006 inaugurando il Quarto Anno di pubblicazione, con un numero straordinario, che inizia con un curioso testo breve del Dott. Bates dedicato al “dondolìo ottimale”, cioè a quel dondolìo che dà sempre i migliori risultati nella visione, per una data condizione. Il secondo articolo è davvero interessante. Si tratta della tranquilla e posata replica che il Dott. Bates scrive in risposta ad un suo collega medico che dalle pagine del British Medical Journal gli rivolge accuse non solo ingiuste, ma anche piene di malafede e di arroganza pseudo-scientifica, tipica di tutti quei piccoli uomini che credono di sapere la verità senza averla mai scoperta. L’oggetto del contendere è, ovviamente, il libro originale del 1920, Vista Perfetta Senza Occhiali, e l’intera opera di Bates, che si tenta, senza riuscirci, di ridicolizzare. Nel terzo articolo, il Dott. Bates ci sorprende – e capirete perché leggendolo – parlando di cataratta, e di tutti i tentativi che la scienza medica ha sempre esperito per correggere questo problema, specificando che il solo e unico metodo, mai raccomandato dai medici. che consente di risolvere la patologia in maniera naturale è il suo trattamento di rilassamento mentale. Il quarto articolo fa parte della nostra raccolta di testi storici inediti, e non ancora ripubblicati in lingua originale, che testimoniano il percorso scientifico fatto dal Dott. Bates: siamo nel 1900, e si tratta delle procedure mediche e chirurgiche per effettuare la operazione di cataratta cercando di prevenire la formazione della cataratta secondaria, che ancora oggi, oltre cento anni dopo, è causa di complicazioni post-operatorie in un gran numero di casi. Chi avesse ancora dei dubbi sulla preparazione scientifica del nostro amato oftalmologo, sarà ben servito. Il quinto articolo è firmato da Emily, e ci parla di “sforzo mentale”, cioè di quella patologia, così comune ai giorni nostri, causata dalle preoccupazioni, dal malessere esistenziale, dalla pesantezza della mente. Tutto ciò influisce negativamente sulla visione, ma ciò che ci viene rivelato è che il trattamento senza occhiali è sempre efficace, sebbene in molti casi esso dovrà essere effettuato per un certo tempo prima che posssa portare alla guarigione permanente. Il sesto articolo è a firma del Dott. MacCracken: si tratta di una lettera inviata a Emily nel 1928, nella quale il bravo medico californiano racconta come procede il suo “lavoro Bates” con i suoi pazienti. Inutile dire che il trattamento è tanto efficace quanto poco richiesto dai pazienti, anche nei casi più favorevoli, ma questo non scoraggerà il medico, che continuerà nella sua pratic, perfezionandola, fino a scrivere il suo fondamentale libro, Usate I Vostri Occhi, nel 1937, e poi la seconda edizione del 1945, che questo Editore pubblicherà a breve in italiano. Il settimo articolo è scritto dall’altro grande discepolo di Bates, il Dott. Ruiz Arnau, di Porto Rico, ed è tratto dal suo libro El Uso Natural de la Visión, del 1924, che sarà presto disponibile in italiano. L’oggetto del testo è l’uso dell’immaginazione, con interessanti spunti anche terminologici su come impratichirsi con questa facoltà mentale per guarire la vista. L’ottavo articolo fa parte della serie delle Fiabe della Vista Perfetta, e descrive l’esperienza di un genitore che viene convinto dalle fate a togliere gli orridi occhiali ai suoi bambini. Interessante resoconto di una riunione della Better Eyesight League, nel nono articolo, nel quale il Dott. Bates racconta di una sua conferenza molto partecipata in una cittadina del New Jersey. — Nella sezione dedicata ai giorni nostri abbiamo tre articoli tutti da leggere. Nel primo, una recente abbonata a il falco testimonia il suo grandissimo successo nel praticare il Trattamento con il Sole, come descritto nel libro di Emily, Storie dalla Clinica. La situazione descritta è una vacanza sul Mar Rosso. Nel secondo articolo, riportiamo un lunghissimo scambio di e-mail tra un lettore d’oltreoceano, ricercatore alla NASA e il Direttore di questa rivista, nel quale vengono esposti e discussi i princìpi fondamentali del trattamento, in attesa che arrivi il libro originale del Dott. Bates e il nostro corrispondente possa cominciare ad esercitarsi nel rilassamento mentale secondo quanto lì indicato. Si tratta di una prima parte, che verrà poi continuata nei prossimi numeri, dato l’estremo interesse suscitato nel lettore, sicuramente fonte di ispirazione e incoraggiamento per tutti noi. Il terzo articolo riporta, come già anticipato ai lettori del gruppo di mutuo-aiuto “Vista Perfetta: un Cammino Spirituale”, un breve saggio sulla annosa questione dell’incompatibilità del trattamento Bates con il lavoro al videoterminale. Sono inclusi nell’articolo una profonda analisi delle situazioni sfavorevoli e diversi importantissimi suggerimenti e rimedi pratici da adottare per fare di necessità virtù e con ciò conquistare quello che prima, a causa della nostra ignoranza, ci sembrava impossibile ottenere, e cioè, una mente rilassata anche di fronte alle faticose richieste del lavoro davanti allo schermo.
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