Occhi che volano sulla pagina
La giornata di studio del 21 marzo 2015 [a Reggio Emilia] ha visto la presenza di pochi soci causa improvvisi contrattempi e altri problemi, il che ci ha fatto spostare la riunione al solo pomeriggio. Salutiamo comunque l’avvento di una nuova socia afflitta da presbiopía che però esercitandosi tranquillamente con il SegnaLibro della Vista Perfetta ha migliorato la sua visione di tre righe utilizzando con profitto la luce naturale del cielo nuvoloso unita al ricordo di una macchia nera scelta all’interno della grande C in cima. Alternando con il metodo del lampeggiamento, la signora, di nome Dea, ha iniziato molto bene il suo percorso di guarigione dimostrando che la presbiopía si può guarire anche nei casi di lunga data e non perché la luce forte del sole o del cielo restringe la pupilla, rendendo inutile la messa a fuoco dell’occhio (infatti, se cosí fosse, uno vedrebbe subito bene o meglio alla luce, il che non è necessariamente vero dato che bisogna praticare dei metodi di riposo, sebbene in condizioni piú favorevoli, affinché la vista migliori).
Un altro neo-socio, che aveva iniziato la sua pratica in novembre 2014, ci ha raccontato alcuni episodi molto importanti che gli sono capitati in questi mesi. Quello piú interessante per noi è relativo alla lettura di un quotidiano. Il socio, di nome Luca, durante la lettura si è improvvisamente accorto che i suoi occhi “volavano sulla pagina”, e la comprensione del testo non seguiva affatto la lettera o la parola riguardata in ogni dato momento, ma era come se gli organi della visione fossero una banale interfaccia tra il foglio stampato e la mente. Questo sembrerebbe, ci è parso, esattamente ciò che il Dott. Bates dice quando parla di “centrale fissazione”. Ci complimentiamo con il nostro intelligente socio e gli auguriamo di poter perseverare nella sua cura, che sia di esempio a tutti gli altri.
Con rammarico dobbiamo rilevare che la nostra presidentessa onoraria Arianna non è molto costante nella sua pratica di prevenzione della vista difettosa dopo la grande guarigione conquistata due anni fa. Ella infatti ha perso la riga dei venti decimi e oscilla tra quella dei 15 e dei 10 decimi all’aperto su tabella bianca. L’unico modo per ovviare a questo fastidio è quello di ricavare ogni giorno alcuni minuti per verificare la vista nelle varie condizioni di luce applicando il metodo di riposo che le dia piú risultati (nel suo caso è il palmeggiamento).
Prossimo aggiornamento con il gruppo di Reggio Emilia: domenica 10 maggio ore 9:30–18. Sarà possibile partecipare anche da non socii a partire dal pomeriggio dopo le 17.
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