Tre casi positivi a Asolo (e uno negativo)
Venerdì 6 marzo 2015 la Associazione Vista Perfetta® ha svolto una breve conferenza di presentazione delle sue attività presso la sede del GAS Asolo nel comune omonimo della provincia di Treviso. Davanti a circa trenta persone, il Presidente del Consiglio Direttivo ha illustrato gli scopi e le prerogative della Associazione, il suo modus operandi e le necessità che hanno spinto i socii a darle vita, per poi rispondere a domande dei convenuti e provare a fare pratica diretta dei metodi di riposo mentale descritti nelle pubblicazioni del Sistema Bates® Originario™ adottate dalla Associazione come materiale di studio autorizzato.
L’intera conferenza è stata registrata e sarà disponibile in formato audio tra pochi giorni su questo sito www.SistemaBates.it (©®) e anche su YouTube, per interessamento di un socio AVP di nome Andrea (verranno tolti i nomi delle persone eventualmente citate, per ragioni di riservatezza dei dati personali).
Le testimonianze interessanti sono state diverse, e ne selezioniamo sostanzialmente quattro, una negativa e tre positive o parzialmente tali. Quella negativa riguarda una giovane mamma preoccupata per lo strabismo della figlia di sei anni, la quale essendo stata trattata da un “optometrista” e costretta a praticare esercizî di ginnastica oculare, la cosiddetta “ortottica”, ora è diventata estremamente nervosa e non sopporta minimamente che chiunque le parli di “esercizi per gli occhi”, oltre a non avere, ovviamente, ottenuto alcun risultato. A nostro avviso – e ci duole il cuore dirlo – oramai c’è ben poco da fare, dato che il cosiddetto “imprinting” subíto dalla bambina da parte del maldestro professionista in carica sarà molto difficile da eliminare. L’unica speranza è che lei riesca a tranquillizzarsi per conto suo, a dimenticarsi del suo problema oculare, e a trovare dentro di sé, magari quando sarà piú grande, la motivazione giusta per prendere in mano il testo base del Sistema Bates® Originario™ – “VISTA PERFETTA SENZA OCCHIALI”, che sua mamma sta già leggendo — e imparare da lì, direttamente, il trucco per raddrizzare gli occhi in modo naturale (che è poi molto semplice: acquisire l’abilità di ricordare un punto nero a volontà a occhi chiusi e aperti).
La prima testimonianza positiva riguarda invece un giovane astante di circa vent’anni che è afflitto da un principio di miopía e che si è voluto cimentare nel lèggere la tabella di controllo, illuminata dalla luce a LED da 18 watt a fascio stretto che avevamo installato per l’occasione. Ebbene, il giovane, pur facendo un po’ di fatica perché a volte strizzava gli occhi, è riuscito a migliorare di due righe la sua acuità visiva arrivando a scorgere e riconoscere tutte le lettere della riga dei 15 a circa 12 piedi, cioè 12/15. Non è tanto, ma il suo problema principale era che aveva leggiucchiato su Internet di qua e di là dei testi sul “Metodo Bates” scritti da altri autori non molto attendibili ed era rimasto “contagiato” dall’idea, sbagliata, che per migliorare la vista debbano essere fatti “esercizi per gli occhi”. In realtà ciò che serve è coltivare il riposo mentale, verificando che esso si mantenga quando si guarda alla tabella di controllo di Snellen. A ogni modo, esercitandosi con lo spostamento e con la pratica della “centrale fissazione”, accennata dal relatore durante la presentazione, egli è riuscito a prendere coscienza del suo errore, che sostanzialmente era quello di non “lasciare andare” le lettere viste.
Gli altri due casi sono stati: a) una persona con miopía “grave” (sette diottríe) che ha potuto stare senza occhiali a esercitarsi a lèggere al punto prossimo il carattere piccolo, sotto una forte luce a LED, e che si è resa conto di aver annullato la sua presbiopía e di aver anche diminuito la miopía in quanto era capace di lèggere anche a 40 cm di distanza dagli occhi, il che sarebbe impossibile per uno che ha una prescrizione cosí forte; b) un signore che non ha mai sopportato gli occhiali per lèggere ha verificato che nell’arco delle due ore passate insieme agli altri può lèggere il carattere piccolo se c’è luce sufficiente allo scopo. In effetti, perché mettere gli occhiali e venirne danneggiati se è sufficiente accendere la luce per poterci vedere?
Al termine della riunione si è deciso di aggiornarsi nei prossimi mesi per verificare se ci saranno almeno una decina di persone che, una volta completata la lettura di “VISTA PERFETTA SENZA OCCHIALI”, vorranno costituire un Gruppo di Studio della AVP, collegato al GAS ASOLO, per poter organizzare giornate di pratica tra socii e aiutarsi cosí lungo il percorso dell’auto-trattamento. Sembra infatti sempre piú evidente che nei casi “non semplici” sia proprio necessario fare affidamento su un gruppo di persone serie e motivate a cui chiedere sostegno ogni qual volta uno si trovi in difficoltà a organizzare una buona pratica a casa propria. Fermo restando che la vera cura si fa nella comodità della propria abitazione, è utile ricordare che le riunioni AVP devono essere riguardate come momenti di chiarificazione e valutazione dei propri progressi grazie anche al riscontro reciproco di eventuali fasi di stallo che uno ha potuto superare grazie al suo intuito e alla sua destrezza, eventi questi che è sempre bene condividere con gli altri in una atmosfera di amicizia e compartecipazione.
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