Una curiosa forma di occhio storto sparisce grazie al «dondolío universale» praticato da una visitatrice tredicenne presso la nuova sede AVP® di Reggio Emilia

Sabato pomeriggio 16 gennaio 2021 la Associazione Vista Perfetta® si è riunita in una nuova sede nella città di Reggio Emilia per un appuntamento pilota che si spera potrà essere foriero di importanti sviluppi nella città emiliana che in anni passati ha sempre visto una alta affluenza alle sue riunioni con tanti risultati ottimi esperiti da diversi socii meritevoli, grandi e piccoli.

Pronto sollievo è stato guadagnato da una nuova socia quarantenne che aveva un accenno di presbiopía e un pochino di astenopía nella visione da lontano, la quale era appena inferiore al normale e si è subito normalizzata dopo pochi munti di palmeggiamento co-adiuvato dalla immaginazione del nero nelle lettere grandi che si replicava facilmente nelle lettere piccole, su tabella a sfondo bianco.  Per quanto riguarda invece la vista da vicino, ci è voluto un pochino piú di tempo per schiarire la penultima riga del «SegnaLibro della Vista Perfetta», laddove la prima misurazione aveva consentito alla socia di vedere solo fino alla riga del «4 K», cioè mezza tabella.

Avendo installato anche una lampada termica nella sala riunioni, tutti i presenti a turno la hanno usata con profitto, riscontrando che dopo avere esposto gli occhi ai raggi infrarossi era piú facile visualizzare il nero durante il palmeggiamento e di conseguenza ritenerlo anche quando si guardava alla tabella da lontano o al segnalibro da vicino.  La signora in questione, che partecipava per la prima volta alle nostre riunioni, è rimasta cosí entusiasta degli effetti di riposo causati dalla lampada termica che ha voluto ordinarne una immediatamente, contribuendo cosí all’ auto-finanziamento della nostra associazione, che si regge grazie al contributo economico dei suoi iscritti.

Fra le altre persone che hanno voluto partecipare per conoscerci, segnaliamo un’ altra signora che era accompagnata dalla figlia tredicenne, la quale però non aveva vista difettosa essendo capace di lèggere l’ ultima riga della tabella di controllo di Snellen «C-200» a 15 piedi (15/10).  Nel parlare con lei, che era lì piú che altro per motivi di prevenzione, ci siamo accorti che quando girava gli occhi da una parte, uno dei due occhi tendeva a «partire per la tangente» accelerando lo scostamento e dando cosí l’ idea di soffrire di una forma di strabismo irregolare che normalmente, quando lei guarda diritto davanti, non si nota o non è presente affatto.

Per correggere questo peculiare tipo di sforzo mentale …