Un altro record a Bassano, 27/10
Continuiamo il resoconto sul Residenziale di Carnevale 2015, iniziato nella pagina Diverse possibilità di pratica nel grande salone a Bassano.
La giornata di domenica si è aperta con la partecipazione di diversi socii aggiuntivi che non avevano potuto presenziare al sabato, ma una importante defezione, quella del Tesoriere, dovuta a improvvisa influenza, ha rinviato la celebrazione della Assemblea Annuale a data da destinarsi. Ciò non ostante, i numerosissimi presenti hanno potuto proseguire nella loro pratica come al solito.
Fra i varii casi interessanti selezioniamo quello di Achille, che ha avuto un lampo di visione di ben 27/10 (diconsi ventisette decimi!) in luce bassa; ciò significa che alla distanza di ventisette piedi ha visto una lettera della riga dei dieci piedi, cioè l’ultima in fondo alla tabella di controllo di Snellen “C-200”. La mamma di Achille sta tenendo un diario insieme al figlio nel quale scrive tutte le rilevazioni della sua vista giorno per giorno, come preconizza il Dott. Bates nelle sue pubblicazioni originali, e noi, considerando che appena tolti gli occhiali il piccoletto vedeva soltanto 3/10, possiamo dire senza ombra di dubbio che tutti e due sono stati bravissimi e saranno un grande esempio per tutti i nuovi socii che vorranno cimentarsi in una impresa simile.
Un altro grande vanto della AVP è l’esempio che ci viene da Letizia S., la signora quarantottenne che dopo vent’anni di cecità in un occhio e quaranta di alta miopía “incurabile e progressiva” ora lègge il messalino in chiesa e vede lampi di 10/10 e piú davanti alla tabella di controllo di Snellen. Una cosa che lei non ha ancóra imparato a debellare – non ostante il “miracolo” che si è saputa conquistare nel fare tornare a vedere un occhio cieco (e l’altro quasi cieco!) – è il vizio di avvicinare molto lo schermo del telefonino agli occhi per condurre le sue messaggistiche: questo difetto è comune a tutti coloro che sono afflitti da occhi miopici e dovrebbe essere indagato scientificamente per tentare di dare una spiegazione a questo strano fenomeno, per il quale l’occhio, quando guarda alla tabella di controllo di Snellen a dieci piedi di distanza (circa 3 metri), vede con visione normale, mentre quando uno è preso dalle scritte presenti sullo schermo a meno di un piede di distanza (trenta centimetri) va in sforzo e ritorna miopico e deve avvicinarsi a metà distanza per poter lèggere. Come si spiega questo fatto? Non è chiaro. Solamente leggendo quanto scrive il Dott. Bates si può intuire che forse ciò che è davvero fondamentale nel governo della messa a fuoco degli occhi è il ruolo della mente, e non tanto l’occhio in sé come mero sistema diottrico.
Alle ore 17 la sala di pratica è stata invasa da una settantina di visitatori che volevano informarsi e assistere alla “Presentazione” delle attività AVP che cerchiamo di fare ogni volta che ci incontriamo. Il Presidente, coadiuvato proprio da Letizia, ha enumerato i principî di base che ci hanno spinto a fondare la AVP, avvisando che il nostro metodo di lavoro si discosta completamente dalle inefficaci sovrastrutture create dai venditori di corsi e sedute individuali sotto l’etichetta di “Corso Bates” oppure il piú commercialmente noto marchio “Metodo Bates”. Nella nostra associazione infatti non si vendono “corsi”, non si pagano “sedute”, non si “insegna” niente, ma si impara e si pratica direttamente sul campo, avendo come guida esclusiva i testi originali del Dott. Bates e dei suoi stretti collaboratori, indicati dal marchio registrato del Sistema Bates® Originario™. Questo per sgombrare il campo da equivoci e false aspettative. Detto tutto ciò, siamo immediatamente passati a fare qualche prova, provocando le persone a togliersi gli occhiali e a verificare la vista da vicino, con il SegnaLibro della Vista Perfetta, dato in omaggio ai convenuti, sapendo bene che i risultati sarebbero stati limitati a causa della luce elettrica non forte che illuminava il salone e a causa dello sforzo cronico indotto dagli occhiali appena tolti, quest’ultima influenza davvero nefasta.
Come al solito, in maggioranza i partecipanti, chi piú e chi meno, hanno potuto riscontrare immediatamente un miglioramento, se anche temporaneo, della propria visione, e in diversi casi alcuni individui hanno potuto raggiungere la vista normale, specialmente quando il difetto di partenza non era grave e non erano stati ancóra messi gli occhiali. Al termine della conferenza, durata circa due ore, un signore che portava gli occhiali “progressivi”, i piú dannosi in assoluto, e che se li è tolti sin da súbito, ha avuto un tale positivo riscontro nella sua vista che non se li è piú rimessi e ha voluto tornare a trovarci dopo cena, per fare un po’ di pratica informale davanti alle tabelle retroilluminate. Dopo aver acquistato diversi libri, tra cui “VISTA PERFETTA SENZA OCCHIALI” e “LE FIABE DELLA VISTA PERFETTA” e le tabelle di controllo di Snellen, ci ha chiesto la cortesía di consentirgli, in via del tutto eccezionale, di presenziare come visitatore e prospettato nuovo socio al pomeriggio di lunedì. Abbiamo ovviamente acconsentito e lui, esercitandosi insieme a noi alternando palmeggiamento e lettura delle tabelle tascabili, ha potuto iniziare a scorgere in lampi il carattere diamante, a dispetto della sua annosa presbiopía/ipermetropía che lo affliggeva da diversi anni. Vedremo nella prossima occasione cosa sarà riuscito a fare completando la lettura dei testi acquistati.
Un altro momento curioso della conferenza è stato quando si è parlato degli “occhiali bucati”, in risposta alla domanda di una signora che aveva visto un enorme cartello pubblicitario in un negozio di prodotti biologici, recante la scritta “METODO BATES” campeggiante su un orrendo occhiale con lenti bucate (sappiamo di che si tratta perché siamo andati a verificare il giorno dopo). Ebbene, la nostra risposta, che ha lasciato interdetta l’interlocutrice, è che il Dott. Bates ha espressamente scritto piú volte di “non guardare attraverso il forellino”. Alla contro-domanda “ma allora perché scrivono METODO BATES per vendere gli occhiali forati?”, non abbiamo potuto fare altro che allargare le braccia e aggiungere che il “Metodo Bates” commerciale non è il vero sistema dei metodi di riposo mentale messi a punto dal Dott. Bates, di cui noi ci occupiamo, ma è un modo per sfruttare indebitamente il nome del sant’uomo per “spacciare” prodotti e servizi che non c’entrano praticamente nulla con quanto da lui detto e fatto in origine. È per questo motivo che ci preme sempre precisare che quello di cui ci occupiamo come Associazione Vista Perfetta® non è il “Metodo Bates” commerciale ma il “Sistema Originario” del Dott. Bates per la cura della vista imperfetta mediante trattamento senza occhiali come da lui pubblicato. Per avvisare i lettori di questo, tutti i materiali da noi usati e adottati dalla AVP sono contraddistinti dal marchio registrato “Sistema Bates”®.
Al termine della conferenza, una giovane mamma accompagnata dal figlio dodicenne ha chiesto il permesso di poter ritornare l’indomani per avere dei chiarimenti su una specifica situazione di lieve miopía che affligge il ragazzo e che nella confusione della conferenza non abbiamo avuto modo di poter affrontare. Ovviamente abbiamo accettato la “sfida”, d’accordo con gli altri socii presenti e ci siamo dati appuntamento alle 11 di lunedì.
[continua]
©2023 — Associazione Vista Perfetta®. Proprietà letteraria riservata. Presidente: Riscí Giovanni Gatti.