Un caso di “veloce guarigione” della miopía
Continuiamo il resoconto sul Residenziale di Carnevale 2015, iniziato nella pagina Diverse possibilità di pratica nel grande salone a Bassano e proseguito nella pagina Un altro record a Bassano, 27/10.
La terza e ultima giornata del Residenziale ha visto meno presenze delle altre giornate ma nuovi socii che non avevano potuto partecipare prima si sono aggregati in extremis e siamo stati lieti di averli con noi. Fra questi il caso di Elena, quattordici anni compiuti, che nel giro di un paio di mesi ha annullato la sua vista-corta (15/40) e ha portato la sua vista a piú del normale (20/15). Incoraggiata dagli altri socii presenti, la ragazza ha provato a misurare la sua vista a occhi separati, scoprendo con sorpresa che era molto piú scarsa che non con i due occhi insieme, perdendo diverse righe sulla tabella di controllo di Snellen. Ma lei non si è persa d’animo e si è súbito procurata un “occlusore piratesco” e ha iniziato a lavorare con un occhio bendato, praticando con la stampa fine da vicino e poi guardando da lontano. Nel giro di un giorno, abbiamo constatato tutti insieme come ella abbia potuto fare un progresso notevole arrivando a normalizzare la acuità visiva anche a occhi separati. Questi casi di “veloci guarigioni” sono la testimonianza diretta che le opere del Dott. Bates che noi abbiamo introdotto in Italia contengono elementi di verità e di saggezza rivendicabili da chiunque abbia l’intelligenza di studiarle e metterle in pratica senza indugio. Anche la madre di questa giovane socia era presente per curare la sua presbiopía, che si sta rivelando piú ostinata del previsto, ma grazie all’uso della luce forte delle lampade concentrate a LED ha potuto constatare che sotto quella luce è in grado di lèggere, facendo pause frequenti, la stampa fine del carattere diamante, cosa impensabile fino a pochi mesi prima.
Come d’accordo, alle ore undici si è presentato Federico, il dodicenne che aveva assistito alla Presentazione AVP il giorno prima, accompagnato da sua mamma, per partecipare alle prove pratiche che noi socii stavamo facendo davanti alla tabella di controllo di Snellen. La sua vista si fermava alla riga del “4” della tabella “C-200” a sfondo nero alla distanza di dieci piedi, il che indicava una situazione a rischio (solamente un quarto di visione). Insieme alla socia Anna (dieci anni) abbiamo però incoraggiato il visitatore a palmeggiare e a provare lo spostamento e altri metodi di riposo, per verificare però che la visione non migliorava. Allora abbiamo provato a fornire a Federico una tabella tascabile (“C-25”) di modo da stimolare la memoria e la immaginazione, forse sottoposte a eccessivo lavorío dato che il nostro uomo è un accanito giocatore di Clash of Clan sull’iPad e questo non fa di certo bene alla vista. Comunque, usando la memoria delle lettere viste da vicino e ricordando quanto visto mentre si guardava alla tabella da lontano, il ragazzo si è in qualche modo “sbloccato” e ha potuto guadagnare due righe immediatamente per poi cominciare a vedere qualche lettera in brevi lampi anche dell’ultima riga (10/10). Ora bisognerà vedere cosa riuscirà a fare a casa per conto suo con le tabelle di controllo di Snellen e il libro del Dott. Bates “VISTA PERFETTA SENZA OCCHIALI”.
Prima di chiudere questo lungo articolo speciale dedicato al Residenziale di Carnevale 2015 dobbiamo salutare con allegría il socio Cristian, tredici anni e mezzo, che circa un anno prima, al Residenziale di Vicenza, aveva fatto grandi progressi nel debellare la sua lieve miopía per poi guarirla definitivamente tre mesi dopo, come da lui testimoniato durante la trasmissione radiofonica “Disinformazione & Dintorni” del 17 giugno 2014. Ebbene, pur non avendo fatto granché in tutti questi mesi, se non qualche sporadico controllo con la tabella a casa, il nostro uomo ha verificato la sua visione essere di 20/10 su tabella nera e 20/15 su quella bianca (cioè perdeva una riga). Ma stando con noi per tutta la mattina del lunedì, palmeggiando e usando altri metodi di riposo batesiani, anche la tabella bianca è stata resa perfetta. Per chi dice che la miopía adolescenziale è incurabile e l’occhio si allunga di pari passo con lo sviluppo e l’allungamento del corpo, affermiamo che in questo caso almeno ciò non si è verificato in quanto il Cristian è cresciuto in altezza di ben 20 cm in un anno (30 centimetri se contiamo anche la cresta dei capelli) mantenendo una visione molto acuta, alla faccia di chi gli voleva mettere gli occhiali due anni fa.
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