Dopo aver buttato centomila euro in farmaci inutili, una socia AVP® si rende conto che il palmeggiamento e gli altri metodi di riposo mentale sono piú efficaci per la sua distrofía retinica
Sabato 30 ottobre 2021 la Associazione Vista Perfetta® ha svolto una tranquilla giornata di studio presso la nuova sede di Villafranca Padovana, a pochissimi chilometri dallo Stadio Euganeo di Padova. I partecipanti totali sono stati solamente otto ma la atmosfera, contrariamente a quanto successo il mese prima, è stata di grande comodità e i socii hanno potuto esercitarsi con grande beneficio in ogni caso.
Abbiamo usato i consueti metodi alternati ma in piú abbiamo aggiunto la pratica di variare frequentemente la intensità di luce sulle tabelle di controllo da lontano come anche sul segnalibro da vicino. In quest’ ultimo caso abbiamo installato ben tre punti luce sui tavoli impiegando le nostre esclusive lampade a spettro completo nelle varie configurazioni, tanto è che diversi socii ne hanno approfittato per acquistarne alcune e contribuire cosí al mantenimento della efficienza finanziaria della nostra meritoria associazione di mutuo-aiuto.
Nel caso delle tabelle da lontano, abbiamo anche provato a verificare la vista con le lettere sconosciute dei mazzi di strisce di Snellen, che sono calibrati per i 20 piedi, per i 15 e per i 10, e vanno appoggiate alla tabella in modo da sovrapporsi alle lettere delle tabelle stesse per aiutarsi con la forza della immaginazione. I socii hanno potuto verificare il livello del proprio riposo mentale confrontando la prontezza con la quale riconoscevano le lettere con poca luce e con tanta luce.
In un caso di strabismo, inoltre, un socio ha dimostrato di avere gli occhi molto piú diritti del solito, e sebbene il lavoro di auto-guarigione non sia ancóra completato, egli adesso è molto piú agevolato di prima nel potere passare la coscienza della vista da un occhio all’ altro e nel fare ciò evitare di fissare lo sguardo e cosí mostrare all’ osservatore una dinamica oculare molto meno fastidiosa e piú rassicurante, con meno evidenza dello strabismo. La vista è invece sempre normale da vicino e da lontano, per grossa sorpresa dei medici oculisti che hanno avuto modo di esaminarlo.
Altri socii si sono esercitati usando la benda occlusiva su un occhio e appoggiando il prodotto di fisica quantistica Geoprotex® GUM® sull’ altro lato del viso e con ciò percependo una migliore qualità del nero e quindi una maggiore acutezza visiva. In un caso in particolare, siamo molto interessati perché la signora ha una patologia grave di distrofia retinica che sta migliorando lentamente per grossa sorpresa e grande sollievo della persona interessata, la quale ci ha raccontato di avere speso in vénti anni la modica cifra di centomila euro (100.000!) per medicine costosissime e completamente inutili laddove con un po’ di palmeggiamento e trattamento mentale i suoi sintomi si sono attenuati e sopra a tutto lei non ha piú il terrore di peggiorare e diventare cieca, come era invece fino a questa estate essendo ignorante delle nostre scoperte.
Subito dopo la pausa pranzo abbiamo pure approfittato per prendere un po’ di sole prima che il cielo venisse coperto da numerose spaventevoli scie chimiche lasciate dagli aerei a bassa quota, le quali si sono subito sparse dappertutto e lo hanno coperto con delle nuvole grigie che ci hanno costretto a rientrare in salone.
Nel frattempo è venuta a trovarci per partecipare al pomeriggio la nostra socia storica A., di ventidue anni, fresca neo-laureata in Lettere, la quale ci ha offerto degli squisiti confetti alle mandorle per festeggiare questo suo importante traguardo. Lei dimostra la validità del nostro metodo di lavoro di riposo mentale perché ha preso un voto altissimo alla laurea e ha potuto fare tutto senza occhiali, migliorando al massimo la sua efficienza mentale, non ostante nella scuola elementare gli avessero messo delle lenti correttive per una miopía, che in breve tempo era arrivata a cinque diottríe, quando poi i suoi genitori hanno pensato meglio di rimuoverli e cercare altre strade.
La giovane ha usufruito anche dell’ aiuto dato dalle schermature Geoprotex® per difendersi dal fenomeno dell’ inquinamento invisibile, di cui era interessata fortemente a livello bio-chimico, ma in piú ha usato frequentemente una luce concentrata e coerente da puntarsi su un occhio, studiando con l’ altro e alternando – come aveva scoperto una sua collega nostra socia anni prima – nonché usando per le tabelle di controllo una lampada delle nostre, da puntare lontano e poi anche sulla scrivanía grazie al relativo supporto snodabile.
Complimenti vivissimi a lei e saremo lieti di pubblicare sulla nostra rivista «IL FALCO PER L’EDUCAZIONE ALLA VISTA PERFETTA» la sua tesi che parla della guarigione della vista di un personaggio medioevale di cui siamo tutti curiosissimi di sapere di piú.
Giunti alle ore 18 abbiamo comodamente smontato i nostri strumenti tecnici e abbiamo sciolto la adunanza, aggiornandoci al mese successivo.
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