Oramai mi considero guarita anche se non sempre metto a fuoco
Cosa fare una volta che un socio AVP® guarisce sé stesso?
per il riposo mentale e la pratica efficace del Sistema Bates® (sito ufficiale, dal 2006)
Cosa fare una volta che un socio AVP® guarisce sé stesso?
Il Club AVP® di Milano si riunisce per una giornata di studio dove alcuni socii storici ripassano il trattamento e un professore di Filosofía lo riprende perché non può stare con gli occhiali per via del mal di testa!
Primi passi senza occhiali e come aggirare la difficoltà di comprendere i contenuti del libro base «Vista perfetta senza occhiali».
Giornata di notevole intensità questo sabato 15 ottobre 2022, con la partecipazione di un bambino di otto anni che si è dimostrato un calciatore provetto ed è anche stato poi bravissimo a leggere il carattere microscopico dopo avere abbandonato i pesanti occhiali ipermetropici che aveva all’ arrivo. Anche gli adulti hanno fatto bene, sfruttando la luce naturale all’ aperto. In chiusura, un grande ritorno: il palmeggiamento «al raddoppio».
Tre strumenti essenziali aiutano un nuovo socio medico omeopata a migliorare la vista da lontano alla normalità. Il caso del socio meritevole Ramòn, nome esotico di un uomo milanesissimo, che ha guarito da solo lo strabismo che aveva sin da bambino.
Un caso di strabismo ipermetropico quarantennale riesce a raddrizzare gli occhi da lontano e comincia a farlo anche da vicino senza occhiali, mentre un’ altra persona con oltre sette diottríe di miopía e presbiopía incipiente raggiunge in mezz’ ora un quarto di visione normale da lontano e lègge il carattere diamante a 20 cm senza grossa fatica.
Straordinaria giornata di studio AVP® con quattordici persone di tutte le età, dai cinque anni agli oltre-ottanta, che hanno testimoniato progressi e guarigioni, oltre che come ricuperare dai cali di vista dovuti a sforzo mentale/spirituale dati dalla farsa-pandemica e annesse difficoltà. Un interessante caso di alta miopía che ha potuto dimostrare che non è impossibile vedere bene senza occhiali. La stampa microscopica dell’ epistolario «Lettere a Lydia».